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24 settembre 2010

171 - Per diventare città, dobbiamo cambiare mentalità


Buona settimana a tutti.
Riprendiamo la proposta, anzi l'avvio ufficiale della pratica per assegnare a Sannazzaro il titolo di città.


Una breve storia prima di parlare della "Città".
Qualche giorno fa, parlando con una persona, si lamentava del paese ( e te pareva…)
“...Poi qui non fanno mai niente... Soprattutto per i giovani …..e bla-bla-bla”.
Mi diverte sentire certi luoghi comuni.
Hanno un fondo di verità, ma quello che urta è proprio lo slogan ripetuto a macchinetta...
All’inizio cercavo di controbattere cercando di portare esempi opposti e chiedendo “ma tu cosa fai per il paese?”
Adesso ascolto e basta.
Comunque, il luogo della chiacchierata con la persona "non-fanno-mai-niente-per-i-giovani" era l’incrocio tra Piazza Palestro e via Marconi.
Non-si-fa-mai-niente-per-i-giovani…”
A 100 metri, in via Marconi è attivo da 2 anni il Centro di Aggregazione Giovanile dove sono certo che i figli del “non-si-fa-mai-niente-per-i-giovani” non hanno mai messo piede (almeno provare...).
A 10 metri, cioè a due passi proprio lì in Piazza Palestro, proprio in quella stessa sera si sarebbe di lì a poco svolta la manifestazione dell’Avis, con musica e cucina (un successo con 300 presenze).
Domanda : secondo voi la persona “non-si-fa-mai-niente-per-i-giovani” si è vista ?
Quando si danno certi giudizi a ruota libera sul paese, forse un maggiore rispetto per chi si sbatte cercando di fare aggregazione sociale non sarebbe male.
Anche perchè i numerosi "non-si-fa-mai-niente-per-i-giovani" e dintorni, sono i primi che per davvero non fanno mai niente, nè per i giovani nè per il paese.

Veniamo al post "Per diventare città occorre cambiare mentalità"
Non è solo uno slogan in rima.
La decisione annunciata dall'Amministrazione Comunle di avviare la richiesta per il conferimento del titolo di "città" a Sannazzaro è, come già sottolineato settimana scorsa, cosa buona e giusta.
Cosa buona perchè il nostro comune si avvierebbe (finalmente) ad abbandonare la dimensione “paesana” per imboccare quella “cittadina”.
Cosa giusta perché ci sono altre realtà che città già lo sono, ma che per importanta economica non sono minimamente paragonabili a noi.
E' una iniziativa ambiziosa, come ambiziosa deve essere la nostra comunità e chi fa politica in loco.
Abbiamo tutte le carte per poter permetterci di diventare il principale centro della bassa Lomellina.
Forse mi tirerò addosso le ire dei nostalgici, di chi è ancora legato all’antica comunità del paese, ai fautori del “piccolo è bello”.
Ma se Sannazzaro vive da anni il suo malessere la causa è da ricercare alla mai risolta "questione sannazzarese", una comunità che per dimensioni, per servizi, per mentalità è un paese, ma che per movimento di persone, inquinamento, sicurezza ha le caratteristiche di una città.
Cioè, abbiamo i "difetti" dell'essere città senza averne i "pregi".
Non siamo più da anni un paese, ma non siamo nemmeno ancora una città e la presenza di ENI ha fatto si che nel tempo Sannazzaro si sia trasformata da “un paesino” ad un “paesino-con-la-raffineria”.
A pubblicizzare la notizia dell'impegno per far diventare città il nostro comune, del resto non poteva essere che l’Assessore Zerbi, l'assessore "cittadino" come l'ho definito sul Blog, ispiratore di alcuni eventi innovativi, quali ad esempio la 1a Notte Bianca sannazzarese.
Ma se per diventare "città", formalmente è abbastanza il conferimento delle istituzioni, nella pratica essere città vuol dire almeno altre due cose : Servizi & Mentalità.
1) Servizi
Tutti i servizi pubblici, ad iniziare da quelli comunali, devono evolvere per arrivare a livelli superiori rispetto agli attuali.
Gestire una macchina amministrativa per un paese non è lo stesso che gestirla per una città.
Essere città vuol dire attrarre su di se persone e attività e questo ha delle ripercussioni sui servizi pubblici erogati.
A mio avviso in un’Amministrazione comunale che guarda alla città, ci deve essere, ad esempio, un ufficio organizzativo, che detti i tempi e i modi per gestire le tante pratiche che interessano l’ente pubblico.
Una efficiente Organizzazione è alla base di un efficiente Servizio.
Ecco, nominare un responsabile “organizzativo” in seno al Comune sarebbe già un modo di intendere l’essere cittadino.Altro esempio : il tema dei parcheggi.
Ma è così scandaloso mettere anche da noi la tariffa oraria a pagamento in Piazza Mercato e in Piazza del Popolo,
E la pulizia, la manutenzione delle aree verdi, l'evoluzione del sito comunale a strumento vero di interazione con l'amministrazione, etc. etc sono tutti servizi per i quali occorre avviare il salto di qualità.
2) Mentalità
Essere città, vuol dire fare il salto di qualità anche mentalmente.
La Piazza Palestro si chiama così e non Piazza ex-comune.
Il supermercato si chiama Carefour e non Carrea.
Sarebbe importante che i sannazzaresi conoscessero i nomi delle vie e non indicare "vicino a ..", il Centro Polifunzionale Mattei si chiama così e non ex-scuole, etc.
Si dirà sono stupidate. Forse è vero. Ma la città la si costruisce prima nella testa della gente anche da questi piccoli dettagli.
Lo so, qui la difficoltà è tanta, perchè non c'è niente di più complesso che cambiare la mentalità di un paese, poco propenso ai cambiamenti, ai mutamenti sociali e urbanistici, alle variazioni tipiche invece di una città.
Allora anche qui come l'integrazione degli stranieri, la soluzione è coltivare e preservare assolutamente le origini e le tradizioni, luoghi dialetto e modi di dire compresi.
Ma intanto allargare lo sguardo altrove.
Chiedere al comune di attivare, ad esempio, fontane per l'acqua pubblica, estendere a tutta la popolazione la raccolta differenziata.

Perché vedete cari concittadini, occorre essere consapevoli che il "diventare città" non è una scelta da fare, un’etichetta inutile, un trofeo da esporre o un titolo da affiancare al nome del Comune.
No.
Il diventare città è una strada obbligata per curare i mali di Sannazzaro,
per permettere a noi “Cittadini” di godere dei vantaggi di essere città, non una metropoli e nemmeno una città : basterebbe essere una cittadina come ce ne sono di diverse.
E allora ecco che insieme al lato negativo di essere una città de-facto (smog, prostituzione, traffico etc.) avremmo anche i benefici in termini di servizi.
Però, occorre crederci e tifare una volta tanto per “Sannazzaro”.
.




Dossi : forse sarebbero utili anche in via Voghera.
Mentre tutto tace per i dossi di via Vigevano, registro un incidente in via Voghera determinato probabilmente dall'alta velocità.
In via Voghera corre la lunga pista ciclabile (protetta) fino alla Fraz. Buscarella.
Un motivo in più per realizzare i dossi.

Via Vigevano, brutto biglietto da visita.
L’ingresso da via Vigevano in paese è un brutto benvenuto per chi arriva a Sannazzaro.
1) Cartacce ai bordi (si, sempre la solita pulizia nonm sufficiente!)
2) Segnaletica orizzontale quasi scomparsa
3) Asfalto da rifare, soprattutto nella parte centrale della carreggiata.
4) E poi c’è sempre lui…. L’inutile semaforo (adesso con una luce fuori uso, provenendo dal paese)




Se anche Legambiente appoggia la discarica….
E adesso avremo anche la discarica di amianto.
Se esiste una zona che ha “già dato” in termini ambientali, questa è la nostra.
Sul territorio sono già attivi diversi insediamenti, ENI, Oxem.
C’ è sempre aperto il folle progetto per l’inceneritore (anzi, oggi lo chiamano “termo distruttore” per fare meno paura…) della C.R.
Adesso veniamo a sapere che a Ferrera aprirà una discarica di aminato.
L’amianto è stato dichiarato fuori legge già da parecchi anni, ma è tutt’ora presente in molte infrastrutture pubbliche e private.
Va quindi smaltito entro il 2016.
E dove lo metteranno ?
Tra l’altro, uno dei siti con la maggiore quantità di amianto è Broni, dove dopo la chiusura della Fibronit, ex produttore del famigerato eternit, il pericoloso materiale non è ancora stato rimosso.
Broni e Ferrera non sono proprio confinanti.
Allora se è giusto stoccare in discariche sicure l’amianto, perché farlo proprio quid a noi?
L’amico Amari, responsabile di Legambiente circolo Aironi, aveva inizialmente avanzato più di una perplessità sulla cosa,
Ma i vertici della stessa associazione ambientalista hanno successivamente corretto il tiro : si può fare.
Certo, qui da noi si può far tutto.
Eppure era proprio Legambiente che anni fa coniò il felce slogan “Lomellina, da terra diriso a terra di rudo”….

Sagra: Non basta chiudere via Cairoli sabato sera
Avevo scritto che finalmente la via Cairoli sarebbe stata chiusa per 3 sabati sera consecutivi nel Settembre Sannazzarese, dando la possibilita' ai locali affacciati di allestire tavolini all'aperto e musica.
E cosi in effetti e' stato, tranne per sabato sera 18 quando la pioggia ha rovinato la serata.
Tuttavia qualcuno ha notato due aspetti:
1) Perche' non chiudere la via anche la domenica e il martedì della sagra?
2) Troppi commercianti nei due sabati sera di isola pedonale hanno lasciato le vetrine spente.
Prossimo anno più coraggio e ambizione da parte di tutti !

2a categoria. Buona partenza per la Sannazzarese
Nella giornata in cui è stata inaugurate la nuova Tribuna “Roberto Bolognese” dello stadio “Ghislieri”, la Sannazzarese vince 3 a 2 contro il Giussago nella prima partita casalinga.

L’Unità Mobile fa incrementare i donatori di sangue
Altra novità quella proposta da Avis Sannazzaro nel settembre sannazzarese
Grande successo per l’Unità Mobile installata dalla sezione dei donatori di sangue in Piazza Palestro.
Marted 21, durante il week-end della sagra, decine di cittadini hanno fatto il loro ingresso nel mezzo mobile, chiedendo informazioni sulle donazioni del sangue.
La maggior parte di loro ha regolarmente compilato la domanda di ammissione a socio donatore ed eseguito il test con l’emoglobinometro, fatto dalle infermiere di Avis Sannazzaro e dal Direttore Sanitario.
Hanno potuto conoscere immediatamente questo importante valore relativo al loro sangue.
Anche l'Assessore Bellini ha provato il confort del moderno mezzo mobile per le donazioni