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27 dicembre 2008

ll futuro della Company Town - Da paese "della" a paese "con la" Raffineria


Buone Feste a tutti.

Anzitutto ho inserito nella colonna di destra la nuova sezione SPS-Sannazzaro Pictures Show, una galleria di persone, scorci ed eventi tutti sannazzaresi.
Aspetto le Vostre immagini e ringrazio coloro che ne hanno già inviate.

Questo ultimo post del 2008 tratta del tema molto importante per i sannazzaresi e anzi diciamo pure che è "il problema", l'essenza della questione sannazzarese.
Qual'è la differenza vera tra Sannazzaro e gli altri borghi lomellini?
La presenza della Raffineria, risposta fin troppo semplice.

Sannazzaro è una company town e lo capii molto bene pochi mesi dopo che venni ad abitare qui, anni fa.
Scrissi una nota per un giornale locale, non ricordo quale fosse.
Era il tempo in cui si vociferava quella che poi sarebbe diventata una realtà: la centrale elettrica Enipower.
Nella mia nota sostenevo il fatto che il paese aveva già dato in termini di ciminiere ed emissioni inquinanti. Insomma non mi sembrava il caso che costruissero qui la centrale. Che sarebbe stato meglio farla altrove.
La lettera venne pubblcata e passati pochi giorni nella mia casella della posta trovo una busta senza mittente.
Apro la busta, prelevo un foglio piegato in due, apro e...sorpresa.
Mi trovo davanti ad una specie di lettera che inizio a leggere.
Immediatamente volo con il pensiero alla famosa lettera che Totò e Peppino compongono nel film "Totò, Peppino e i fuorilegge".
Lettera in un italiano zoppicante redatta con i caratteri ricavati da ritagli di giornale. Insomma la classica lettera anonima.
Il testo delirante, invitava il sottoscritto, chiamandomi peraltro Elfio, a "rispettare la raffineria."
Che "senza di essa, Sannazzaro sarebbe rimasto ancora un paesino poco sviluppato come molti altri della Lomellina."
Fu il benvenuto che io ebbi a Sannazzaro.
Fu il benvenuto nella company town della Lomellina.
Cosa sono le company town?
Sono centri in cui la presenza di una singola azienda è talmente massiccia da condizionare la vita dell'intero abitato.
Monfalcone (con Fincantieri), Gela (con ENI), sono alcuni altri esempi di company town.
La più famosa era Torino, prima che la crisi degli anni 70 della Fiat non ne riducesse la presenza di quest'ultima. Anche Genova, con il porto era di fatto una Company town.
I rischi per una Company town sono evidenti.
Provate ad investire tutto il vostro capitale in un solo titolo in borsa.
Può darsi che vada bene l'investimento. Ma il giorno in cui andrà male sono dolori!
Ecco. Avere un'unica attività che sostiene l'economia ha questo rischio, il "rischio Torino" che è rimasta per molti anni una città in crisi: se entra in crisi il settore su cui si sostiene l'economia del territorio, è finita.
Milano è l'esatto opposto.
Non ha mai avuto una sola tipologia di attività e quando la grande industria è entrata in crisi, la città ne ha risentito meno di altre. Era già proiettata verso i servizi,
il terziario.
Sannazzaro, in più, non è una città, ma un paese e il rischio pertanto è ancora maggiore.
I grandi complessi industriali, quando arrivano, stravolgono il tessuto sociale, cambiano fisonomia al territorio.
Se ciò accade in città, i cambiamenti sono assorbibili, sono meno evidenti.
In paese no
. In sintesi, ecco cosa è avvenuto da noi.
Abbiamo un'economia quasi "mono aziendale" (appunto la Company Town) da città, senza avere però i servizi di una città.
Lo smog, il traffico, le prostitute, l'immigrazione ed altri problemi sono tollerati se sul territorio esistono i servizi, le comodità, la pluralità delle attività produttive, le opportunià di lavoro, la cultura.
Appunto come nelle città.
Sinora non siamo riusciti ad evolvere, a crescere, a sfruttare la presenza di ENI per sviluppare in maniera complessiva il paese.
E' questa la questione sannazzarese, non siamo nè carne (città) ne pesce (paese).
Siamo una realtà da 10.000 abitanti, l'area sannazzarese, con potenzialità di diventare un polo di attrazione prouttivo ed economico. Siamo a debita distanza dagli altri grandi centri e quindi potremmo agire noi da polo di attrazione.
La gente arriva da noi per lavorare
(altro che paese dormtorio...).
Abbiamo lo svantaggio di una città "de-facto", ma senza averne i vantaggi.
Un paese che non è più un paese. Ma che non è ancora una città.
Grandi potenzialità davanti, ma sinora non sfruttate. Questo doveva fare la classe politica locale e questo è quello che non ha fatto !!
Eni è e resterà di gran lunga la principale attività produttiva del territorio, tuttavia occorre che a questa altre attività si affianchino e si creino altre possibilità di occupazione di ricchezza.
Se un domani, il mercato dell'energia non rinnovabile dovesse entrare in crisi, ci sarebbe da piangere,
Sannazzaro si ritroverebbe senza una significativa attività produttiva.
Ecco perchè è importante far crescere il paese con nuove iniziative.
Ma, intanto che c'è ENI, sfruttiamola.
Sannazzaro ha grandi potenzialtà, soprattutto in un territorio come la Lomellina dove la maggior parte dei paesi sono di piccole dimensioni e a costante rischio di desertificazione.
Trovo molto positiva, ad esempio, l'iniziativa del Master post-universitario ospitato per il secondo
anno di fila nel Centro Polifunzionale Mattei.
Se la cosa dovesse prendere piede, anche l'indotto, le attività commerciali un domani potranno
beneficiarne. Chi arriva da fuori deve mangiare, deve dormire.
Adesso sono solo 10 gli utenti del Master, ma l'inizio è positivo.
Anche così si cresce e anche così ci si sviluppa.
Il Comune non può e non deve intervenire direttamente per impiantare attività produttive.
Il Comune può e deve creare le condizioni perchè ciò si verifichi.
In passato questo non è avvenuto e anche adesso chi ci amministra è tutto "lingua in bocca" con ENI e sembra poco interesato a altre realtà.
Ho già spiegato il perchè in qualche post fa: la paura dell'arrivo da fuori di gente residente e il timore di vedere diluito il proprio pacchetto di voti che gravitano intorno a ENI.
I voti della Raffineria sono la loro golden share, l'asso di briscola che i politici vicini a ENI giocano sul tavolo delle elezioni.
Il passaggio da paese "della" raffineria a paese "con la" raffineria è un passaggio obbligato ed epocale per Sannazzaro.
Nel cambiamento di quella piccola "preposizione" c'è il futuro di Sannazzaro.

p.s.
Nel prossimo post proporrò due nuove iniziative di Cambia Sannazzaro : Il "Sindaco Perfetto" e "Programmiamoci". Obiettivo : scegliere chi ci governerà per i prossimi 5 anni con la ratio e chiedere ai candidati di inserire all'interno dei programmi elettorali i punti indicati dai lettori del Blog che indicherà quindi per chi votare e per chi no.
Diventeremo una lobby e tenuto conto che ci saranno probabilmente almeno due liste "sorelle" (figlie dell'attuale maggioranza) con un consenso simile, i lettori del Blog faranno la differenza.
Senza dimenticare ovviamente la speranza di vedere liste nuove con facce nuove che, però, dovranno dimostrare anche loro di porre attenzione ai temi avanzati dai lettori del Blog.



La Good New di oggi è fornita dall'amico e lettore del Blog Angelo Chiesa.

Martedì 16 Dicembre presso la "Locanda Erbatici" si è svolta la tradizionale "Cena degli auguri" del Lions Club Lomellina Riva del Po.
Il presidente Ester Gabetta, nel porgere gli auguri a tutti i presenti, ha ringraziato i coniugi Fabrizio e Nella Imperiale, titolari del negozio ottico "Il Punto di Vista" di Sannazzaro de Burgondi per la cospicua donazione di occhiali nuovi per bambini.
Nel corso della serata si è svolta una Tombola benefica, il cui ricavato è stato donato al Dott. Claudio Daglio, presidente Oftal, per offrire un viaggio a un disabile nel prossimo Pellegrinaggio Diocesano a Lourdes.
Angelo Chiesa

Ecco alcune immagini della serata


Carissimo
Elvio
Tantissimi auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo a te e famiglia se ti è possibile estenderli anche a tutti i Sannazzaresi.
Angelo Chiesa

Ricambio gli auguri e li estendo a tutti gli amici del Blog.