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16 dicembre 2008

Conflitti di interessi e di idee

Non avevo programmato questo post, ma visto che dai commenti il tema del
conflitto di interessi è esploso, bisogna parlarne.

Bisogna parlarne perchè lo chiede la gente ed i lettori del Blog.

Qualcuno nei commenti del post sulla risposta dell'Assessore Abela sul Piano di
Emergenza
mi ha accusato di voler censure i commenti sul presunto conflitto di interessi dello stesso Abela. Io ho detto che non tollererò in futuro commenti delicati come questo senza che i commenti siano firmati.
E poi, ragazzi, non diciamo cazzate.
Essere accusato proprio io di censura, proprio io che ho lanciato il Blog per poter permettere alla gente di discutere di tutto e liberamente. Non diciamo cazzate, lo ripeto.
Qual'è il vero valore aggiunto di una notizia-denuncia lanciata in un paese di 6.000 abitanti, dove quasi tutti conoscono quasi tutto?
Il vero valore aggiunto non è ribadire il concetto già noto, lo stato evidente dei fatti. Cioè va bene anche questo, ma il vero plus della denuncia, sta nel dichiararsi apertamente senza timore, nel far si che la gente inizi a capire che esistono sempre più persone che manifestano apertamente le proprie convinzioni.
Le cose come vanno a Sannazzaro?
Pubblicamente bene, privatamente meno bene.
Perchè? Perchè si ha paura ad esporsi, si ha il timore di qualche rappresaglia, si ha lo scrupolo della prudenza di evitare di dire cose contro qualcuno perchè "un domani non si sa mai" oppure perchè quel qualcuno ha dato una mano a sistemare certe situazioni o ad agevolare l'inserimento nel mondo del lavoro di qualche conoscente o altro. E allora si è ricattabili. E poi c'è chi ha interessi in imprese, in associazioni e quindi si guarda bene dal palesare le proprie posizioni.
E' fondamentale che le cose devono essere dette per quello che sono: quelle negative e quelle positive associandone i protagonisti della politica locale senza pregiudizi e senza prese di posizione precostituite.
Questa è la vera libertà. Questa è vera democrazia.
Adesso siamo semi-liberi, siamo auto-censurati, caro anonimo-pacio altro che censura, siamo noi che ci mettiamo il bavaglio alla bocca, siamo noi che ci incazziamo solo a metà, che continuiamo a ribadire le cose che non vanno ma che facciamo ancora fatica a metterci la faccia ed il nome.
Per spezzare questa situazione è nato Cambia Sannazzaro, per organizzare l'opinione pubblica comatosa e smuoverla dallo status-quo, per aiutare il ragionamento sui fatti, sui dati e non sui pregiudizi, per attivare lo scambio di informazioni.
Nel Blog (nella sezione a destra) sono riportati alcuni dati su Sannazzaro, le opinioni dei politici, i sondaggi dei lettori e la customer satisfaction.
Non li ho inseriti a caso, da un lato sono un modo per stimolare la gente a contribuire con le opinioni ed esprimere il livello di gradimento sui diversi temi, dall'altro vorrei che la gente utilizzasse i dati che ho inserito come base per le discussioni.
Dove girano le idee e le opinioni, la società cresce.
Cambia Sannazzaro vuole cambiare la mentalità, prima ancora che la politica.
Chiaro?
E adesso veniamo al "caso" Abela.

L'Assessore Abela ha, tra le altre, anche la delega all'urbanistica.
Esiste un magazzino edile con lo stesso nome in via Alessandria.
Esiste un'impresa edile che riporta lo stesso nome.
Penso che entrambe le attività siano intestate a parenti dell'Assessore.
Questa è la situazione.
A fronte di questo, alcuni lettori del Blog hanno commentato l'anomala situazione di cui sopra.
Ripeto quanto ho già esposto in un mio contro-commento.
In democrazia si è liberissimi di dire ciò che si vuole, assumendosene ovviamente le conseguenze.
Tutti a Sannazzaro conoscono questa situazione.
Tuttavia volevo ricordare che a Sannazzaro non esiste solo il magazzino edile di Abela e che esistono anche tante altre ditte edili.
Si è liberissimi, per convinzione, per opportunità o anche solo per principio di rivolgersi ad attività imprenditoriali diverse rispetto a quelle che riportano lo stesso cognome dell'Assessore. Parliamo di affari privati, di soldi spesi dai singoli cittadini.
Sarebbe molto grave se gli appalti pubblici fossero orientati verso le imprese in oggetto, ma sinora non è avvenuto.
Quindi, se esiste il presunto conflitto di interessi, questo avviene alla luce del sole.
Voglio dire che chi ha votato Abela sapeva benissimo delle attività produttive che in paese riportano il suo cognome.
Trovo, ad esempio, molto più subdolo il conflitto di interesse indiretto, dove non compare il nome del soggetto in questione, dove magari a beneficiareè un socio d'affari o roba simile.
Detto questo, penso anch'io che Abela farebbe meglio a ricoprire altre deleghe nell'ambito della giunta.
E penso che all'Assessore Abela bisognerebbe rimproverare soprattutto il cattivo funzionamento del Servizio di Polizia Locale, come è apparso evidente dai lettori del Blog.

Quello che non è giustificabile, in ogni caso, è che si inseriscano certi commenti con l'anonimato.
Troppo comodo.
L'anonimato fa perdere al commento l'efficacia e la credibilità.
E l'hanno capito molti dei lettori del Blog che invece firmano ciò che scrivono.
Quindi giusto rilevare il "caso" Abela, ma sbagliato farlo in questo modo.
Non si cambieranno mai realmente le cose se contiuamo a parlare indossando la maschera.
Bisogna avere il coraggio di dire le cose come stanno, supportate dai fatti e dalla ratio. Proprio come sta facendo il sottoscritto, che però ci mette anche la faccia ed il nome. E come l'hanno fatto gli altri amici del Blog, comuni cittadini o politici.
Il Blog è un mezzo di comunicazione aperto ed utilizzabile senza censura da tutti.
Chiedo troppo, se almeno per certi argomenti delicati, i commenti devono essere firmati con nome e cognome? A me non sembra.
E poi, scusate, ma è una regola che mi sono imposto a mio insindacabile giudizio.

Infine ad Abela bisogna dare atto di aver riconosciuto nel Blog un interlocutore.
Abela, lo ricordo, è l'unico che si è espresso a favore dell'apertura dei grandi punti vendita. Si può essere contro o a favore, ma lui si è esposto.
Altri assessori no. Noi li paghiamo per decidere, per dire cosa ne pensano delle grandi questioni del paese e loro ci tengono nascosto il loro parere, che trattandosi di Assessori, Sindaco e ViceSindaco non mi sembra che conti poco.
Abela aveva promesso al Blog di informare sullo stato dell'arte del Piano di Emergenza. L'ha fatto annunciando per primavera la produzione di una brochure per la popolazione sui rischi industriali.
E il Blog, prima delle elezioni, chiederà il riscontro ad Abela di questa promessa.
Il Blog resta a disposizione dello stesso Abela ch può, ovviamente, liberamente replicare e così contribuire a chiarire ai lettori del Blog la sua posizione sul presunto conflitto di interesse.
Una questione che, mi si consenta e visto che ci siamo, potrebbe essere estesa anche in ambito ENI: si può governare serenamente il Comune di Sannazzaro, una company-town, ed essere contemporaneamente dipendenti della più grande industria del territorio ?