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8 ottobre 2008

Arredi urbani : l'esempio di Cristina Labò

Se su 50 commenti inseriti, ben 8 riguardano i nuovi arredi del centro, significa che il tema è molto sentito dagli amici del Blog

Il Comune ha sbagliato sul'arredo urbano.
Leggendo i commenti e parlando con la gente, l'impressione è che i cittadini abbiano un'opinione non positiva dei lavori che si stanno effettuando in centro.
Il Blog è aperto a tutti da e darà sempre spazio a tutte le diverse posizioni.
Volevo qui provare a convincere chi è refrattario agli interventi urbanistici in centro proposti dall'Amministarzione, che i soldi spesi vanno al di là del semplice arredo urbano.
E qui c'è l'errore del Comune, un errore, valutabile tale, a posteriori.
Un errore probabilmente di comunicazione.
Banalizzando l'iniziativa di arredare il centro storico è vista da molti cittadini come:
1) finalizzata al consenso, a pochi mesi dalle elezioni
2) i soldi andavano spesi altrove e meglio
3) arredare il centro non serve se poi di sera è deserto e poco sicuro
In pratica i cittadini dicono: "compriamo il Tv lcd da 40 pollici e abbiamo la serratura della porta di ingresso rotta, forse sarebbe meglio riparare prima la porta..."
Questo è quello che è stato percepito e questo è l'errore del Comune.
In realtà l'intervento non è e non deve essere semplicmente inteso come un semplice restyling dell'arredo urbano.
Questo è quanto doveva spiegare il Comune.
L'avevo suggerito ad un amministratore pubblico. Occorre stampare qualche manifesto per promuovere l'iniziativa, comparando il centro tra com'è e come sarà e specificando che i soldi sono un investimento e cercherò di spiegare il perchè.

Lo stato in cui versa il patrimonio comunale, anche in centro è penoso.
Panchine, cestini, marciapiedi etc.. hanno uno stato di manutenzione che è imbarazzante.
Prima di tali interventi mi chiedevo se in Comune esisteva l'assessorato all'urbanistica....
L'intervento in corso d'opera, si spera che almeno sistemi parte degli arredi in centro e quindi renda il cuore del paese più bello.
Ma il fatto di rendere più bello il paese non è l'obiettivo ultimo, non può esserlo.
Sarebbe troppo riduttivo, spendere 900.000 euro per rendere più bello il paese.
Certo un paese più bello è anche meglio apprezzato, in particolare dai suoi stessi abitanti.

E Sannazzaro ha bisogno come l'aria di essere stimato dai suoi stessi abitanti.
Ma un centro più accogliente è maggiormente frequentabile, soprattutto di sera.
E un centro più è frequentabile crea le condizioni perchè si sviluppi il commercio
E se si sviluppa il commercio, la gente torna a girare per il centro.
I cittadini devono fare la loro parte. Così come i commercianti che adesso si lamentano per il disagio provocato dai lavori i corso. Lamentela giustificata.

Ma accanto a questo giusto, ma mi si consenta scontato, atteggimento occorre affiancare una proposta di interesse comune che porti un contributo di idee per sopperire al disagio.

Ringrazio Cristina Labò, commerciante di via Cairoli che non conosco personalmente, la quale in un articolo apparso su un quotidiano ha fatto una proposta seria, concreta.

Dice che nel periodo dei lavori c'è disagio per i commercianti, ed è verissimo.
Ma dice anche che gli stessi potrebbero promuovere offerte particolari e organizzare momenti di animazione serale anche a cantiere aperto ed arredare mura e marciapiede.
Prego vivamente qualche amico del Blog di farle i migliori complimenti.
E' un esempio di quel "ognuno deve fare la sua parte" che fa parte del cambiamento di Sannazzaro a cui noi tutti dobbiamo tendere.
Partendo da una critica di una situazione oggettiva, il passaggio successivo non è il silenzio, la polemica inutile, lo sterile bla-bla-bla.
Ma c'è la proposta, una proposta mirata a rianimare il centro proprio anche nell'interesse degli stessi commercianti.
A cosa serve militarizzare via Cairoli e la zona attigua se non c'è nessuno?
A cosa serve chiedere che i carabinieri o i vigili girino di sera in centro, se la gente resta a casa?
L'amministrazione deve spendere i nostri soldi per creare le condizioni necessarie perchè un fenomeno avvenga o evolva.
Il Comune non può aprire i locali pubblici, i negozi in centro.
Ma può creare i presupposti perchè ciò avvenga.
Se ci fosse la possibilità di pedonalizzare via Cairoli, è certo che la gente sarebbe invogliata a mettere il naso fuori di casa.
E se la gente arriva in centro i locali (bar e ritrovi) aprono.
Cosa che hanno fatto a Garlasco. Hanno messo il pavè nelle vie centrali e hanno previsto la chiusura serale della circolazione nel periodo estivo.
Il commento più incredibile l'ho sentito fare durante un incontro pubblico, eccolo:
"Vogliamo paragonarci a Garlasco ? Ma da noi la gente è "abituata" a girare in macchina".
Un commento molto miope. Un esempio bestiario tutto sannazzarese.
Sarebbe come dire, visto che la gente è "abituata" a buttare il rudo nel cassonetto, è inutile fare la raccolta differenziata?
Oppure se la gente è "abituata" a girare in macchina, è inutile fare le piste ciclabili.
O ancora, se la gente è abituata a fumare nei bar, a cosa serve vietare il fumo nei bar?.
W lo staus quo!!! W il "tuca gninta"!!!
Il Comune deve creare le condizioni perchè la gente cambi in meglio le proprie abitudini e sfido chiunque a dire che è meglio girare il centro in auto che a piedi.
E il consenso politico? Le elezioni?
Ragazzi, non siamo bambini.
I politici fanno il loro mestiere.
E se contemporanemente fanno anche le cose giuste per la comunità, .. bè fa parte del gioco.

Del resto anche nella vicina Ferrera hanno speso soldi per l'arredo urbano.

Forse anche Ferrera, nostro vicino di casa ha altri problemi, di dimensioni ridotte rispetto alle questioni sannazzaresi, ma anche il comune sull'Erbognone ha dimensioni di un quinto più piccole rispetto alle nostre.
Eppure anche loro hanno speso soldi per abbellire il centro del paese.
Non credo che a Ferrera di sera ci sia una folla sterminata che percorrele vie centrali, ripavimentate, ma evidentemente credono che ciò possa avvenire.
Lo dico per rispondere a coloro che sostengono che non ha senso rifare il centro di Sannazzaro perchè tanto non va nessuno.
E' esattamente l'opposto: si interviene, si investe per renderlo più accessibile e più sicuro, nella speranza che la gente, attratta dai locali pubblici, ritorni a fare i quattro passi in via Cairoli.
Non so se sono riuscito a convincere chi è contrario al nuovo arredo urbano.
Caso mai la pressione bisogna farla su chi deve controllare la qualità dei lavori appaltati.
Ma qui, più che gli assessori, occorre fare riferimento ai dipendenti comunali i quali poi dovranno prestare molta attenzione alle opere di manutenzione.